7,83 hz la frequenza vitale,
la musica intonata con la natura e la biologia.
(I parte)
Forse non tutti sanno che la musica suonata oggigiorno,
è intonata con LA centrale a 440hz,
e che tale frequenza, è stata adottata
per convenzione definitivamente dal 1955.
Che significa 440 hz?
Scientificamente 440 cicli al secondo.
Ma questa vibrazione cosa comporta
al di là della canzone o melodia che ascoltiamo?
E’ importante? Cosa cambia?
Penso che sia molto importante
e che cambi tantissimo,
la sua influenza è notevole,
sia a livello individuale che di massa.
Il sistema nervoso centrale, è
sollecitato dalle vibrazioni, e questo
influenza il nostro stato psicofisico.
Tale frequenza, comporta uno stato eccitativo
costante, non calmante, che sollecita
l’attività, l’eccitazione, facendo sì che l’essere,
non si trovi mai in uno stato calmo e cosciente a se stesso,
anche se quella musica piace tantissimo
fa “rilassare”, fa “volare”, fa “muovere”
egli non riesce a entrare in uno stato presente,
e capite, cosa possa comportare ciò.
Non riflessione, stress, nervosismo, quasi nessuna presa di
coscienza di ciò che ci circonda, poca pazienza
tendenza all’isterismo, accettazione non consapevole di
induzioni e indottrinamenti,
insomma ci allontana molto da noi stessi,
anzi dalla possibilità di entrare in contatto con noi stessi.
Capite ora l’importanza?
Bene, chiarito questo, da qualche
anno, è nata fortunatamente una corrente di pensiero
(vedi Ananda Bosman) che vuole abbassare
tale frequenza a 432hz derivata approssimativamente dagli 8 hz.
La frequenza di circa 8 hz si ritrova in Natura in varie forme.
Attenzione, per me, però non è ancora abbastanza
Infatti ho scritto circa 8hz e qui sta l’importanza
il mio lavoro e il mio interesse,
io sono andato più giù, più preciso,
esattamente alla frequenza di 7,83 hz,
e la cosa cambia tantissimo, ve lo posso assicurare.
Tale frequenza deriva direttamente
dagli studi scientifici
di W. O. Schumann conosciuta come
"Risonanza della Terra",.
E' correlata con le onde cerebrali
dell'essere umano (Alfa, Beta, Theta, Delta e Gamma).
Nello specifico, la frequenza di 7,83hz, è la più adatta
a un ambiente dove esiste vita.
Infatti, vivere in questo habitat elettromagnetico naturale,
non solo sviluppa intelligenza e completa armonia
con l'ambiente circostante,
ma a livello fisico aumenta le difese immunitarie,
diminuisce l'assorbimento di sostanze tossiche e
risultano meno sensibili gli effetti dannosi dell'elettrosmog.
Ora se noi abbiniamo musica ispirata alla registrazione
a 7,83hz cosa credete possa avvenire?
Il connubio arte scienza Natura e Essere, è finalmente possibile,
con grande beneficio per l’Essere e per l’umanità.
Perché? E come?
La risposta nel prossimo articolo.