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Il Ponte Fra il Tempo e l'Eternità
Francis Lucille

Meditazione guidata

Entra profondamente nel momento presente.

La sola causa della sofferenza è il nostro rifiuto o ripulsa di ciò che il momento presente sta offrendo.

Noi vogliamo che esso sia diverso. Vogliamo che esso sia in accordo con la nostra proiezione, col nostro piano personale. Rifiutiamo qualunque cosa che sia contraria al piano personale e vogliamo qualunque cosa che sia in accordo con il nostro piano personale per la felicità.

Il problema è che il piano personale per la felicità è imperfetto e non funziona. Abbiamo avuto sufficiente esperienza, nel passato, per sapere che quel piano è difettoso e non funziona. Abbiamo ereditato il piano personale per la felicità dai nostri genitori, dai nostri amici, dal nostro ambiente. Ma se guardiamo ad essi, ha funzionato per loro? E se non ha funzionato per loro perché dovrebbe funzionare per noi?

Se accogliamo il momento presente scopriremo che nel momento presente non c’è mai alcun problema. I problemi e la sofferenza psicologica emergono soltanto in relazione al passato ed al futuro di un’entità personale. Nel momento presente una tale entità personale non c’è. Questa è la sua bellezza. Soltanto l’adesso è reale. Il passato non esiste più ed il futuro non esiste ancora, così soltanto l’adesso è reale. Nel momento presente non c’è entità personale.

L’entità personale esiste solo come rifiuto dell’adesso.

Chiedi a te stesso: “Cosa c’è di così insopportabile nell’adesso?” Noi supponiamo che il momento presente sia insostenibile soltanto perchè non l’abbiamo mai sperimentato nella sua pienezza. In realtà è del tutto sopportabile. Infatti l’adesso è in pace ed è libero dai problemi, libero dalla sofferenza. Tutto ciò che dobbiamo fare è quello di incontrare l’adesso nella nostra accettazione.

L’adesso è il ponte fra il tempo e l’eternità. Quando smettiamo di oscillare fra il passato ed il futuro, cominciamo a camminare su quel ponte.

Il ponte è estremamente angusto poiché l’adesso è come un intervallo estremamente stretto fra il passato ed il futuro. All’altro capo del ponte c’è la Presenza, senza tempo, eterna.

Quando smettiamo di rifiutare l’adesso, le cose  diventano semplicemente neutrali. Non diventano piacevoli. Le apparenze (gli oggetti che appaiono, che si manifestano – n.d.t.) non sono piacevoli né spiacevoli. Riguardo alla pace esse sono in qualche modo irrilevanti. Diventano neutrali. Noi ne diventiamo indifferenti. Esse diventano neutrali come il “tic” e “toc” dell’orologio che ticchettando nella stanza misura il silenzio, misura la Presenza. Dato che quel suono ritmico è del tutto neutrale, non cattura la nostra attenzione molto a lungo. La nostra attenzione si libera dagli oggetti ed incontra se stessa in quanto Presenza.

Queste parole sono come il suono dell’orologio. In se stesse e di per se stesse, sono semplicemente vibrazioni di poca importanza che rivelano la dimensione senza tempo da cui provengono e a cui ritornano.

Tu non puoi creare un oggetto da questa dimensione senza tempo. Se lo fai, la perdi. Perdi la freschezza, l’immediatezza, la sua intimità. Non puoi indugiare su ogni sensazione. Non puoi nemmeno restare nel momento presente. Il tuo riposo eterno sta nella Presenza che è già qua, che tu hai già perché tu sei già quella.

Noi siamo quello che stiamo cercando.

Ricordati di elevare sempre la tua esperienza al suo vero livello, che è il livello della Presenza. Riportala alla Presenza poiché è lì che essa ha luogo.

Ricordati che non ha importanza se c’è un mondo là fuori o quanti mondi, sottili o grossolani, esistano poiché la realtà della tua esperienza è inevitabile, innegabile, totalmente certa.

Se dimori nella realtà della tua esperienza, che è la tua vera natura, il tuo vero essere, che cosa può accaderti?

Ogni cosa che sorge nella mente e nel mondo è questa Presenza che esercita  il suo potere infinito per creare, sostenere, dissolvere. Così eleva l’esperienza della tua mente, i pensieri, al loro vero livello che è Coscienza, questa Presenza. A quel livello non c’è mente, soltanto pensieri che emergono nella Presenza. Durante la Presenza del pensiero, il pensiero è la Presenza. Il pensiero e la Presenza sono uno poiché non esiste nulla che sia separato dalla Presenza, niente che stia fuori da questa Presenza, niente che non sia questa Presenza.

Allo stesso modo, porta le tue sensazioni corporee al loro vero livello. Il loro vero livello non è il corpo poiché quello non è il posto in cui si manifestano. Il loro vero livello non è la mente. Il loro vero livello è la Coscienza.

Quanto tu fai questo, non c’è mente e non c’è corpo. Quando fai questo, vai direttamente al tuo Essere più profondo, al tuo vero Essere.

Francis Lucille